Un pò di storia di Gaiche di Piegaro
Da Pietrafitta guardando a mezzogiorno vedo un castello in mezzo alla montagna e ripensando al tempo lontano dentro al castello c'era il castellano.
Son passati tanti anni forse mille e per sempre è partito il castellano c'era anche il prete lì al castello e tutt'attorno molti contadini.
Ora vorrei parlar d'un contadino che si chiamava Croci ed abitava al vocabolo Posante, il figlio faceva il pastorello.
Ma un giorno il pastorello andò al convento, si fece frate, Leopoldo fu chiamato il fraticello e un gran predicatore è diventato.
Forse quel fraticello era un veggente, poichè parlava sempre del domani. Diceva: "convertitevi altrimenti verrà la fine prima che pensate".
Frà Leopoldo diceva: "vedrete correr le carrozze senza cavalli e gli uomini volare. Tristi saran quei giorni non resteranno nemmeno i miei sandali.
Aveva certo ragione frà Leopoldo pensando a tutto quello che è successo. Ora il frate è diventato santo e si chiama: "Beato Leopoldo da Gaiche".
E' passato altro tempo altri due fratelli l'un dopo l'altro si son fatti frati ed io sono stato alla festa al castello quando hanno cantato la messa tutti e due i frati, sono i Peroli, ma ora sono morti.
Ora al castello non c'è più neanche il prete e son partiti tutti i contadini, ma anche voglio parlare del castello e del suo monte Montalvino.
Ai piè del monte ci scorre il Petroso, cent'anni fa c'eran tre mulini alimentati con l'acqua del Petroso ed erano di proprietà della famiglia Cini.
Oltre ai mulini c'erano le chiese una era alla Madonna del pino, in una capanna è stata trasformata ed ora è quasi del tutto abbandonata. Altra chiesa era Greppo le Croci e anche quella è tutta diroccata.
Ora vi parlerò della fontana dove scorreva tanta acqua, ora non più; e son rimaste poche le famiglie.
Ma per agosto fanno la gran festa, c'è la sagra paesana, dove si mangia bene, si mangia l'agnello a scottadito, i tagliatelli, la bruschetta
e tante altre cose e si beve un buon bicchiere di vino. Arriva tanta gente alla fontana per respirare l'aria paesana.
Ora torno a parlare del castello era quasi del tutto diroccato, ma per fortuna un costruttore l'ha comprato e l'ha tutto quanto tasformato.
Non c'è più il castellano su al castello, non c'e più il prete, nemmeno i contadini ora al castello vengono a goder l'aria tanti turisti e molti cittadini.
Vengono a ritemprarsi nell'estate nel verde del monte Montalvino. Vengono anche per le altre feste, a goder la libertà, l'aria e il panorama.
Scusate se vi avrò molto annoiato, ma questo lo dovevo a tutti quelli che di Gaiche non hanno mai saputo nè pensato.
Grazie Esterino Marchesini |