L'abbazia dei sette Frati venne eretta nella seconda metà del secolo XII in onore dei sette fratelli martirizzati a Roma nel 164 d.C. sotto l'imperatore Antonio.

Nel 300, oltre al Castello di Pietrafitta, dodici chiese dipendevano da essa, pertanto era diventata un vero centro di potere, potere che diventò più politico che spirituale, portando al declino dell'abbazia stessa.

Così attraverso il sistema commendatario, l'Abbazia divenne proprietà di alcune famiglie della nobiltà cardinalizia. Tra questa va ricordata quella dei Baglioni, ma soprattutto quella dei Della Corgna, a partire dal 1560.

Il cardinale Fulvio Della Corgna nel cinquecento fece affrescare gran parte dell'edificio con motivi a grottesca, paesaggi, episodi del Vecchio Testamento ed allegorie, probabilmente attribuibili a Salvio Savini, antecedenti e meno elaborati rispetto a quelli di Palazzo Della Corgna di Castiglione del Lago e città della Pieve.

Il complesso abbaziale è costituito dalla chiesa in stile Romanico, dall'adiacente monastero nel quale si trovano la dimora dell'abate, le celle dei monaci e la sala capitolare, e da un cortileantistante al quale si accede attraverso un arco, il complesso occupa un'area di circa 2000 metri quadrati.

Nella chiesa Romanica, fu realizzato nel sedicesimo secolo un affresco raffigurante la Vergine e sette fratelli martiri che diedero anche il nome alla badia. Questo affresco è probabilmente di Girolamo Danti.

L'Abbazia dei sette Frati, conserva ancora il fascino dei grandi monumenti del passato e rivela al visitatore attento tutta la sua antica grandezza e potenza.

Dall' Abbazia si possono raggiungere centri turistici famosi:

Perugia, Assisi, Foligno, Spello, Spoleto, Bevagna, Montefalco, Orvieto, ed iborghi più belli d'Italia, Panicale e Paciano; inoltre si può visitare la tomba del Perugino a Fontignano, il museo del vetro a Piegaro, il museo dei fossili a Pietrafitta, la scarzuola (città ideale dell'architetto Buzzi).